Dirigenti dell'Associazione Lo Specchio di Alice

“Lo Specchio di Alice”
Movimento Letterario-Artistico Internazionale "UniDi
versità"
Sede Sociale: presso Presidente
Dott.ssa Giuseppina Rossitto
Via Bellinzona 34
40135 Bologna
Codice Fisc. 91173810374

e mail: giuseppina.rossitto@gmail.com
e mail: rossitto.direttorequaderni@gmail.com

Presidente: Dr.ssa Giuseppina Rossitto
Vice-Presidente: Dr. Wilko Mattia Artale
Segretario: Dott.ssa Mirna Magnani
Consigliere: Prof.Federico Palmonari
Consigliere: Prof. Angelo Fortuna

Lo Specchio di Alice

Movimento Letterario-Artistico Internazionale "UniDiversità" - APS

Associazione culturale di promozione sociale fondata nel 1998 a Bologna. Obiettivo dell’associazione è valorizzare le diversità di pensiero in momenti creativi unitari. Gli strumenti attraverso cui opera sono: I cenacoli di scrittura collettiva, narrativa e poetica, laboratori di idee che si concretizzano nella pubblicazione di romanzi collettivi; la Rivista bimestrale Quaderni-Incontri per Riflettere, che favorisce il confronto di scrittori, poeti, pittori, fotografi, musicisti e autori creativi di tutte le arti, che vogliono dare un contributo alla riflessione su temi di interesse individuale e sociale. Numerose sono le conferenze, i convegni e le presentazioni di libri di soci. La qualità di socio si acquista con il tesseramento e la partecipazione attiva alle iniziative di sperimentazione narrativa, poetica e pittorica. Le attività culturali sono gestite in regime no profit. La sede dei cenacoli è a Bologna.

Blog: http:// movimentoletterariounidiversita.blogspot.com

Per informazioni: Presidente: Dr.ssa Giuseppina Rossitto

- cell. 349 4969393 tel. 051 6447608 (ore serali)

e-mail: giuseppina.rossitto@gmail.com

RIVISTA QUADERNI ORGANO DELL'ASSOCIAZIONE

DIRETTORE EDITORIALE

DR.SSA GIUSEPPINA ROSSITTO

ROMANZI COLLETTIVI

CURATRICE

DR.SSA GIUSEPPINA ROSSITTO


martedì 19 settembre 2023

Collezione Internazionale Letteraria-Poetica e Artistica I paralleli della giovinezza 2023

sabato 2 gennaio 2021

 

Collezione: Scrittura plurale tematica

Volumi 32

Collana Wiola - Opera IX - Allegata alla Rivista Quaderni n. 5/2020

fondata e curata da Giuseppina Rossitto

Ed. Movimento Letterario-Artistico Internazionale “UniDiversità”-APS, 2020

Associazione culturale Lo Specchio di Alice

Tutti i diritti riservati – All rights reserved

ISBN: 978-88-944925-1-4

Stampato: 2020
Volumi 32, copertine 32, pagine 4.486

Postfazione

Una formula innovativa di comunicazione individuale e collettiva: gli Incontri per Riflettere della rivista Quaderni. Quanti autori, quanti scritti, quante pagine

di Giuseppina Rossitto

(curatrice dell'opera)

direttore rivista Quaderni 

 

Il volume che avete avuto il piacere di leggere, contenente una raccolta di scritti originariamente prodotti per la rivista Quaderni, fa parte di una Collezione, di N. 33 volumi, dal titolo, Scrittura plurale tematica, del Movimento Letterario-Artistico Internazionale “UniDiversità”-APS.

Che cos’è un Movimento o Corrente letteraria?

Una Corrente o Movimento Letterario o Cenacolo è una tendenza, riconducibile alla poetica, allo stile, ai contenuti, che influisce sugli scrittori del tempo in cui si sviluppa. Alcune sono vere e proprie scuole o movimenti di avanguardia in cui gli autori stessi si riconoscono è il nostro modello altre sono individuate e definite a posteriori dagli studiosi di letteratura.

Con il termine ampio di Movimento in sociologia si individua un’entità collettiva con una certa strutturazione organizzativa, che si identifica per le finalità espresse dagli aderenti in difesa o promozione di situazioni che hanno una connotazione di carattere sociale, e quindi degli effetti concreti o di valore per un gruppo più o meno determinato di soggetti.

All’interno del gruppo che custodisce il Movimento, le relazioni sociali si caratterizzano per il senso cooperativo e di coinvolgimento e carica emotiva. Solitamente concentra l’attenzione su un obiettivo e si adopera per conseguirlo.

Più in generale, i Movimenti si fanno portavoce di bisogni di cambiamento, rinnovamento, difesa o promozione di un’esigenza che ha connotazione sociale innovativa, quanto non di protesta. L’azione non è rivolta solo all’interno dei membri, ma necessitano anche iniziative esterne all’istituzione. Gli aderenti sono perciò soggetti promotori di politiche socio-culturali, che mirano alla protezione di identità individuali e di esigenze più astratte che materiali. Tradizionalmente hanno una leadership, per dare contenuto e importanza alle questioni affrontate.

Altro elemento identificativo di un movimento letterario è il disegno progettuale che esprime il cambiamento di cui si fa portatore e propugnatore attraverso un’organizzazione che garantisce continuità. Ecco perché occorre l’adesione: una partecipazione volontaria, sì, ma sulla quale il Movimento deve poter contare per la continuità.

Il motto che individua il nostro Movimento è l’UniDiversità, ovvero l’unità nella diversità di pensieri, di stile, di metodi. Il disegno progettuale è il Romanzo Collettivo e la scrittura legata agli Incontri per Riflettere della rivista Quaderni. Ma da dove veniamo e dove siamo proiettati?

 Storia ispiratrice della nostra Associazione

Al fine di non disperdere un patrimonio umano che nella scrittura aveva trovato un modo per socializzare, il Prof. Stefano Benassi, docente di Filosofia all’Università di Bologna, pose la prima pietra, e con lui altri 39 soci, per la fondazione, nel 1998, de “Lo Specchio di Alice”. Si lavorò poi per far rientrare questo progetto culturale nel quadro della formazione permanente degli adulti dell’Università “Primo Levi”, accettandone l’affiliazione. Quella scelta ne determinò un’altra, perdendo, dopo appena sei mesi, quel primo presidente e fondatore, che passava all’incarico di direttore scientifico dell’associazione “Primo Levi”. Da allora tanta umanità è passata dalla nostra associazione, se il nostro libro soci conta circa 1.452 aderenti, tutti venuti, andati, ritornati, spariti, con un’energia culturale e un bagaglio che in parte hanno lasciato in custodia a un’associazione tematica che oggi conta 22 anni di vita.

A distanza di quattro trienni, assumendo la presidenza de Lo Specchio di Alice, senza soluzione di continuità, ebbi da subito l’idea di rafforzare quel progetto iniziale con la fondazione dei Quaderni/Incontri per Riflettere, come strumento editoriale associativo. Nel tempo, ho cercato di coinvolgere un numero considerevole di soci e amici, poeti, scrittori, pittori, fotografi, musicisti, autori creativi e lettori, provenienti da diverse regioni d’Italia, dalla Francia, dalla Spagna, dal Marocco, che hanno creduto e sperimentato il progetto dal 2007 a oggi. Che dire, la nostra associazione vanta un archivio di scrittura e arte vastissimo, da risultare una fonte sociologica per studiare il pensiero del nostro tempo, del nostro Movimento e le sue manifestazioni: oltre 1.500 persone hanno usato i Quaderni per i loro oltre 4.000 interventi, tra saggi, relazioni, riflessioni, poesie, racconti, pittura, fotografia. Una collettiva, altresì, di pittura con oltre 800 copertine a illustrare i 70 numeri dei Quaderni, una scelta editoriale esclusiva a livello internazionale.

La ricerca di una formula di coinvolgimento innovativa nel “promuovere incontri, riflessioni e cultura” parte dal presupposto di superare le impostazioni delle società odierne, che vedono la comunicazione sempre più passiva, dominata dai mass media (pur essenziali e indispensabili), piuttosto che da individualità e collettività in confronto diretto. Una direzione da seguire ritengo sia dunque quella di favorire l’incontro di individui alla ricerca di altri individui, pensieri alla ricerca di altri pensieri, appunto, con l’incontro. E se questo ricercarsi avviene attraverso la scrittura, la poesia, la lettura, l’immagine, il suono, allora i ricordi, i sentimenti, il nostro animo vengono fuori e si nutrono di relazioni.

Sono poi convinta del valore della collaborazione, ovvero che insieme, Istituzioni, Associazioni e Singoli individui, si può promuovere cultura, affinché l’esperienza sociale si arricchisca di quella tecnica e professionale.

Prendendo in prestito un’espressione di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959, con il quale ho il privilegio di condividere la terra natale, nacque la formula ispiratrice della rivista Quaderni. Il Poeta, nel 1947, diceva: “Per quelli che credono alla poesia come ad un gioco letterario, che considerano ancora il poeta un estraneo alla vita, uno che sale  di notte le scalette della sua torre per speculare il cosmo, diciamo che il tempo delle speculazioni è finito. Rifare l’uomo questo è l’impegno”.

 L’impegno degli Autori nell’attuazione della politica culturale dell’Associazione

Questi presupposti sono presenti nella politica culturale verso la quale ho guidato l’associazione negli ultimi tredici anni: siamo numerosi autori associati, con esperienze, stili, culture e territorialità diverse, che esprimono una riflessione; in tanti momenti e iniziative, ai soci, si sono uniti intellettuali di grande prestigio e persone impegnate nella politica e nel mondo economico e sociale, per apportare il loro contributo al dibattito, attraverso conferenze e convegni; infine ci poniamo l’ambizioso obiettivo di formare adulti ed educare giovani sul tema dei diritti umani, attraverso la parola e l’immagine, nelle diverse forme e modi in cui se ne acquisisce la consapevolezza e si agisce per la difesa e la rivendicazione.

Dicevo: formare ed educare: di questo ha bisogno la società del nostro tempo, che sembra soffrire dell’inclinazione dei valori e dei diritti.

Questi timori, invero, sono comuni a tutte le società e sono spesso frutto del cambiamento che porta al rinnovamento, altre volte invece sono la manifestazione di quanto ancora sia lungo il percorso umano che porta al riconoscimento dell’uguaglianza degli uomini e dei popoli.

C’è dunque solo un modo per partecipare al rinnovamento: scegliere un campo e da lì iniziare il proprio dovere di individui genitori, cittadini, insegnanti, intellettuali, politici a difendere i diritti acquisiti e a edificarne di nuovi, con l’auspicio che ogni carta dei diritti dei popoli e delle nazioni contenga e lavori in primo luogo per il diritto alla pace e alla non violenza, quindi per il ripudio della guerra, che ci impone riflessione e mobilitazione.

Credo di aver accumulato una buona esperienza di conoscenza del pensiero di artisti, poeti e narratori, persone in genere, per poter dire che il coinvolgimento sensibile si ottiene con l’attitudine, con l’esercizio, il continuo ripensamento di ciò che si è osservato, l’attenzione ai particolari, anche quelli più minuti che all’occhio estraneo o disattento passano inosservati.

Lo studio, la penetrazione, la coscienza, il lavoro faticoso, la capacità di inoltrarsi nelle profondità, anche quelle buie del pensiero è la via da seguire per i nostri Autori. In sostanza, la parola poetica e narrativa e la creazione artistica non possono che essere generose. Questo modo di operare indica un criterio, un approccio e un monito: per chi deve iniziare la collaborazione e per quanti si trovano a seguire da tempo questo cammino. Un cammino del quale lasciamo una testimonianza in un documento che ci identifica.

 Gli autori dei Quaderni di testimonianze ne hanno lasciate tante, in narrazione, in poesia, in pittura; in prima persona, attraverso riflessioni e saggi, o attraverso i personaggi dei loro racconti.

La nostra convinzione è che c’è un rapporto profondo fra arte, racconto, poesia, vita individuale e sociale.

Tale rapporto si ricava principalmente dalla comprensione: della scrittura e delle altre forme espressive deve essere compreso il linguaggio, la funzione e i contenuti. Scrittura e contesto sociale sono come una figura doppia, devono essere complementari, conoscibili e scrutabili. La narrazione deve essere una lettura, un’intuizione intellettuale dell’ esperienza vissuta. Con queste caratteristiche, essa può servire, oltre che a interpretare il sociale, a salvarlo, a curarlo. E nella cura del sociale c’è anche la cura dell’individuo.

La nostra sperimentazione s’inquadra in questo obiettivo: avere cura della persona nel contesto collettivo della società. Salvare la memoria dell’oggi e dell’ieri, attraverso la narrazione.

In ogni autore c’è, nel tempo, e di tempo ne abbiamo avuto tanto, ben tredici anni, una maturazione sul modo di usare la narrazione, direi anche una maturazione di scrittura. Non esiste nessuna scala di lavoro, né obiettivi da raggiungere. Lo spirito degli autori deve essere libero di muoversi dentro gli Incontri tematici per Riflettere, ben 70, dal N. 1 del 2007 al n. 5 (70°) del dicembre 2020. Fermo il principio che la vita associativa deve essere gioiosa e amichevole, non possiamo non dimenticare, tuttavia, i principi suddetti, che stanno alla base della nostra attività come impegno statutario, essendo “Noi” APS, ovvero Associazione di Promozione Sociale.

Soffermiamoci ora sul valore della partecipazione incisiva.

È importante che ogni autore si confronti con questa modalità di partecipazione alla vita associativa, ovvero non perdendo di vista che abbiamo degli interlocutori a cui rivolgerci e che dobbiamo essere incisivi nella comunicazione. Ma come si fa a essere interessanti, ovvero a trasmettere sensazioni e valori da cui gli altri possano trarne beneficio?

Sarà bene utilizzare delle strategie comunicative: essere credibili è sicuramente una delle qualità che dobbiamo mostrare; poi dobbiamo mostrarci capaci di suscitare emozioni attraverso quello che scriviamo o rappresentiamo; non ultimo dobbiamo sforzarci, sulla base delle nostre capacità ‒ non mancando nello sforzo evolutivo di migliorarci ‒ di organizzare con chiarezza i contenuti espositivi, e non parlo solo di scrittura, ma di ogni forma espressiva che ha un linguaggio universale per essere esposto e letto.

L’obiettivo della partecipazione non deve vedere come prioritaria la soddisfazione tutta personale del mostrarsi, ma quella di mettere l’altro nella condizione di comprendere, facendo attenzione a non essere ripetitivi, nella foga di soddisfare l’ego, di attenersi e rispettare il percorso tematico individuato per il confronto, perché l’invito non è quello di “scrivere a tema” o fare il compitino, come qualcuno distante e distratto o inesperiente della vita associativa potrebbe erroneamente e superficialmente pensare. Quel che si chiede è l’umiltà di dare il contributo alla crescita sociale, confrontando idee e pensieri su tematiche di attualità, che spaziano dal filosofico, al sociologico, all’economia, alla scienza, alla tecnica, alla psicologia, all’arte, al “pensiero pensante”.

 Una domanda dobbiamo porci quando chiediamo attenzione: chi mi ascolta, legge, interpreta, quali vantaggi può ricavare dallo sforzo che gli chiedo, quale soddisfazione? Porsi il quesito, vuol dire bandire dal pensiero e dalle affermazioni che si scrive, dipinge, si fa poesia solo per se stessi. Nel momento della comunicazione, attraverso la partecipazione a un percorso collettivo, il rispetto e l’attenzione per l’altro diventa fondamentare e guida le scelte comunicative.

Sembra scontato, ma suppongo non lo sia, il fatto di scoprirsi, leggendosi l’un l’altro, simili nel sentire l’appartenenza al nostro tempo e al genere umano, di condividere emozioni e aspirazioni, la memoria e la storia di un lungo cammino, fatto di volti e occasioni, culture e credi, traumi e guarigioni, senza ricorrere necessariamente alle teorie dei massimi sistemi, ma facendo riferimento ai problemi dell’esistenza, dalla nascita alla morte e attraverso tutto quello che sta in mezzo, la vita, con i suoi modi di presentarsi.

Il lettore si troverà, nella maggioranza dei casi, a leggere il volume scelto, dell’Autore conosciuto. Ma, come ho detto all’inizio, i volumi di questa collezione sono molteplici. Qual è dunque la chiave di lettura per comprendere il contenuto dell’intera collezione e dei singoli volumi di cui essa è composta: sens’altro il titolo: Scrittura plurale tematica, per l’intera collezione, e uno per ogni autore, che potete leggere di seguito. Una premessa risulta doverosa, a proposito della scelta dei titoli, e avete compreso che sono necessarie anche delle domande.

Ed eccola la domanda: esiste una chiave di lettura nel titolo di un libro che consenta di penetrare un testo e carpirne i segreti?

In letteratura il tema è stato trattato. Può ricordarsi il testo di Gerard Genette in Soglie I dintorni del testo (Einaudi), dove l’autore esamina un’infinità di titoli, da quelli barocchi fino a quelli concisi del ‘900, elencandone le funzioni di identificazione dell’opera, designazione del contenuto, valorizzazione. Un riferimento può farsi anche al nostro Umberto Eco: nelle Postille al suo primo romanzo, spiegava la genesi del titolo. In un attento lavoro con il suo editore Bompiani, vennero rifiutati: i titoli troppo neutri, che usassero il nome del protagonista; o titoli considerati banali, come L'Abbazia del delitto. La scelta finale Il nome della rosa venne considerata una chiave di lettura appropriata, per i rimandi dell’esametro latino finale, allo stesso tempo rimaneva vago tanto da non precludere al lettore la ricerca di proprie chiavi di lettura. Ecco il perché del lavoro sinergico fra autore e curatore (che nel nostro caso coincide con l’editore).

Il titolo, certo, serve per identificare l’opera, letteraria o artistica che sia. Nell’arte rinascimentale, al contrario, non si usava titolare le opere. I collezionisti le descrivevano solo, illustrandone il soggetto principale e indicandone l’autore. Anche molti artisti contemporanei si rifiutano di fornire chiavi di lettura delle loro opere, succede molto spesso in pittura, sovente anche in poesia, intitolandole con numeri, o con i nomi dei materiali, o con le tecniche usate, lasciando così liberi i fruitori di esprimere la propria sensibilità.

Non va nello stesso senso l’interesse del fruitore, il quale pretende che la copertina sia chiara, o perlomeno evochi, una spiegazione del senso dell’opera, cioè lo sollevi dall’arduo compito di ricercarlo da solo. Due esigenze opposte, dunque: quella dell’autore che tende a non delimitare troppo i confini interpretativi, precludendo così altre possibili chiavi di lettura; e quella del fruitore che vuole essere “certo di ciò che ha per le mani, di ciò che compra”, perché la letteratura, il libro, solitamente si compra, e a questo bisogna orientarsi, al prodotto libro.

Faccio parte degli autori che ritengono di voler e dover “dichiarare” attraverso il titolo, la copertina, la quarta di copertina, l’introduzione, la postfazione e quant’altro serva, l’intenzione perseguita attraverso un progetto di scrittura: come a suggellare un patto fra l’autore e il lettore e che su questo si verifichi il risultato raggiunto.

Forse questa sorta di negotium è una deformazione della mia formazione politico-giuridica, ma sono convinta che il principale mezzo attraverso cui lo scrittore trasmette il proprio pensiero è rappresentato dalle parole contenute fin dalle prime pagine, ancor prima, da quelle del titolo.

E allora rendiamo omaggio agli autori di questa collezione, elencandoli uno a uno, per vedere cosa i titoli ci ispirano. Nel fare questo elenco sceglierò un criterio, che è quello dell’anzianità di adesione al progetto Incontri per Riflettere della rivista Quaderni:

Giuseppina Rossitto, Convergenza figurata in scrittura plurale, Saggi tematici e critiche letterarie, artistiche e poetiche; Giuseppina Rossitto, Narrazione di pensiero tematico riflessivo, racconti e riflessioni; Giuseppina Rossitto, Giustizia e Pace, un incontro poetico, Poemi; Angelo Fortuna, Sui sentieri dell’essere… percorsi esistenziali, Riflessioni, critiche letterarie e poesie; Gianni Balduzzi, Un po’ per Celia, racconti e riflessioni; Mirna Magnani, Ritrovarsi… fra le righe, riflessioni, racconti e poesie; Anna Bastelli, Del Casalone e di altri luoghi, Racconti, riflessioni e poesie; Daniela Bertoni, Scrivere per perdersi e... ritrovarsi, riflessioni, racconti e poesie; Cinzio Lombardi, I sentieri perigliosi del pensiero filosofico, Saggi, riflessioni e poesie; Federico Palmonari, Da fisico a narratore… non solo materia, Saggi, racconti e poesie; Maria Tiziana Dondi, Affetti… compagni fedeli, riflessioni, racconti e poesie; Emelina Pellizzari, Albe e crepuscoli dentro una stanza, riflessioni e poesie; Rosanna Morselli, Chiarore nel tempo vissuto, riflessioni, racconti e poesie; Silvano Notari, Tenere per mano il pensiero, racconti, riflessioni e poesie; Ferruccio Orusa, Radici e percorsi di vita, saggi, riflessioni e poesie; Rita Stanzione, Un posto di pietra fedele, poesie e riflessioni; Sabina Porfido, Piccoli luoghi del vivere, riflessioni e poesie; Ester Cecere, Sguardi, riflessioni e poesie; Palma Casile, I colori della vita, riflessioni e racconti; Annalisa De Filippis, Mattoni di parole, riflessioni, racconti e poesie; Alfio Greco, La scrittura è libertà, racconti; Nadia Cavallari, La Presenza impercettibile, poesie e riflessioni; Touria Zaid, Dans les conduits de l’âme, riflessioni e poesie; Carmen Mihaela Dinca, Voyage dans l’espace, riflessioni e poesie; Valentin Gorunescu, Le monde à ma façon, riflessioni e poesie; Houda Gueddari, La dance de ma vie, riflessioni e poesie; Maura Aspiranti, Gocce di poesia, poesie; Pierluigi Tinti, Emozioni… poi ricordi, riflessioni, racconti e poesie; Anna Boni-Luigi Bruzzi, Cammino in comunione, racconti e riflessioni; Alessandra Ferretti, La lunga linea rossa, riflessioni e poesie; Bruno Montanari, Aria e bizzarro vento della seduzione, poesie; Luisa Ghini, Passaggi nella memoria, racconti.

Non mi rimane che augurarvi una buona lettura e di coinvolgervi in un incontro per riflettere, seppure a distanza.

 

 

Giuseppina Rossitto

Curatrice della Collezione

e della Collana Wiola

 

   

 

 

  

 

 

 

Collezione: Scrittura plurale tematica

Volumi 32

Collana Wiola - Opera IX - Allegata alla Rivista Quaderni n. 5/2020

fondata e curata da Giuseppina Rossitto

Ed. Movimento Letterario-Artistico Internazionale “UniDiversità”-APS, 2020

Associazione culturale Lo Specchio di Alice

Tutti i diritti riservati – All rights reserved

ISBN: 978-88-944925-1-4

Stampato: 2020
Volumi 32, copertine 32, pagine 4.486

 








































 

lunedì 28 settembre 2020

 RIVISTA QUADERNI N. 4/2020

Associazione Lo Specchio di Alice

Movimento letterario-Artistico "UniDiversità" - APS


TUTTI GLI AUTORI

DI OTTOBRE

Tema di riflessione

"Attorno a noi: la strada della nostra esistenza"



TUTTE LE COPERTINE

DEL N. 4/2020

GIUSEPPINA ROSSITTO

GIUSEPPINA ROSSITTO

MIRNA MAGNANI


NADIA CAVALLARI



TOURIA ZAID


CESARE CARRIERI


CESARE CARRIERI


CESARE CARRIERI


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VALENTIN GORUNESCU


PAOLO VIGNINI


EMELINA PELLIZZARI


SABINA PORFIDO


CARMEN DINCA


PIERLUIGI TINTI